top of page

LE STORIE NAPOLEONICHE

Scarica il PDF

L'ARTISTA DEL MESE

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANZ JOSEPH SALVIRCH

(LANGEN-ARGEN 1762 – MILANO 1820)

 

Fu un eccellente incisore e medaglista; nacque il 3 febbraio 1762 da un'antica famiglia dell'Alta Svevia nell'attuale sede del distretto reale bavarese di Lindau. Dopo la morte prematura del padre, da ragazzo entrò in servizio presso la locale zecca dei conti di Montfort, una delle quattro zecche del distretto svevo. Dopo pochi anni, nel 1782, passò da qui come allievo alla zecca di Milano, dove già lavorava suo zio, l'abile incisore di zecca Christoph Wocher. Qui fece ben presto ottimi progressi grazie a una guida e a un'istruzione eccellenti e si formò nella sua arte seguendo soprattutto gli esempi di Mercandetti e Lavy.

Venne nominato Terzo incisore della Zecca nel 1789, Primo incisore nel 1801 ed infine, il 4 luglio 1808, raggiunse l’incarico di incisore in capo con uno stipendio annuo di 2800 franchi e un appartamento gratuito.

Dal 1798 aveva collaborato strettamente con Luigi Manfredini e dal 1808 al 1819 fu suo allievo Girolamo Vassallo. Realizzò molte delle eccellenti monete emesse dalla zecca di Milano, sia sotto il dominio francese che austriaco. Incise anche i conii per numerose medaglie commemorative di notevoli eventi contemporanei, tra le quali meritano di essere sottolineate le seguenti: Una medaglia a Napoleone I firmata J. S. F. con l'iscrizione: L'Insubria libera e con la raffigurazione di Pallade che pone un cappello sull'Insubria come simbolo di libertà (sotto: IX luglio 1797 (?);

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La medaglia celebrativa della presa del palazzo del Broletto a Brescia nel 1797;

 

 

 

 

una medaglia commemorativa donata dalla città di Verona nel 1801 in onore del generale Brune;

 

 

 

 

una medaglia premio del Liceo di Zara realizzata dagli stessi artisti nel 1809;

 

 

Dopo quasi 40 anni di lavoro, morì celibe nel 1820, sopravvivendo al suo ex maestro, compatriota e zio Wocher, che era stato assunto come incisore aggiunto presso lo stesso istituto e che Salvirch aveva da tempo superato, lasciando ai suoi parenti una considerevole fortuna.

 

 

Alain Borghini

image002.jpg
image004.jpg
image005.jpg
image007.jpg
image009.jpg
image011.png
bottom of page