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LE STORIE NAPOLEONICHE

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L'ARTISTA DEL MESE

 

 

 

 

 

 

 

 

William Mossop

(1751-1805)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

William Mossop è universalmente riconosciuto come il primo se non il più importante incisore d’Irlanda in quanto fino al suo arrivo sulla scena artista, il suo paese, forse per lo stato di arretratezza in cui si era sempre trovato rispetto all’Inghilterra, non aveva mai visto svilupparsi artisti specializzati in questo campo.

Del resto anche costui non nasce come artista ma vi arriva partendo da una formazione del tutto artigianale.

William nacque nel 1755 in una famiglia cattolica; in tenerissima età perse il padre morto di malattia e la madre, rapidamente risposatasi con un uomo protestante, decise di dare anche a William il cognome del secondo marito così da permettergli l’aggiramento di tutta una serie di limitazioni e divieti che colpivano solo i cattolici.

Il principale dei vantaggi che il cambio di nome oltre che di religione che portò però a William, fu quello di poter essere ammesso alla King’s hospital school che gli garantì quella formazione base senza la quale la sua futura carriera sarebbe stata del tutto preclusa.

Entrò in questa scuola all’età di undici anni nel 1762 e vi rimase per tre anni completando il suo ciclo di studi nel 1765.

Al termine di questo periodo entrò come apprendista presso Jhon Stone, proprietario di un ben avviato laboratorio specializzato nella produzione di bottoni ed in ogni forma di incisione sul metallo. Fra i principali clienti di Stone vi era la Royal Dublin Society con cui Mossop sicuramente entrò in contatto e che in seguito avrà un ruolo strategico nello sviluppo della sua carriera artistica.

Il lungo apprendistato si interruppe bruscamente nel corso del 1774 quando sia Stone che il figlio suo successore, morirono per il loro abuso di alcolici costringendo di fatto Mossop ad aprire una propria attività imprenditoriale.

Aveva 24 anni ed una decina di anni di apprendistato quando il suo laboratorio aprì i battenti nel cuore di Dublino. Come era normale che fosse, portò avanti le stesse attività del laboratorio degli Stone almeno fino al 1777 quando decise di dare un’impostazione ben più netta al suo lavoro impiantando nei suoi locali, una pressa (detto anche bilanciere) in grado di coniare ogni sorta di gettone o medaglia.

Nella sua strategia vi era la convinzione che fosse necessario essere in grado di seguire la realizzazione del prodotto in tutte le sue fasi, disegno compreso e di non limitarsi solo a quella della mera coniazione. Per questo motivo, pur non essendo più ragazzino, Mossop decise di iscriversi alla Scuola di Disegno della Royal Dublin Society.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come accaduto per molti altri incisori britannici, anche Mossop non si mosse solo come artista ma fu anche un imprenditore impegnato non solo nella ricerca di commesse di terzi ma anche nella produzione di medaglie dedicate a personaggi pubblici o eventi di particolare rilevanza, da vendere secondo la formula della sottoscrizione al pubblico e, come successo a molti fra cui il più famoso James Mudie, non pochi furono i flop commerciali che lo colpirono anche per medaglie che oggi ci appaiono di grande valore artistico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciò nonostante, la sua famosa varcò i confini della sua isola arrivando fino a Birmingham quando nel 1791 Matthew Boulton, proprietario della Zecca di Soho, lo invitò ad aggiungersi al suo nutrito e validissimo team di incisori.

 

 

 

Mossop però preferì conservare la sua autonomia artistica ed imprenditoriale e declinò l’offerta.

Effettivamente il lavoro non gli mancava anche grazie all’esplosione dell’impiego delle cosiddette monete fiduciarie (token) che tanto in Inghilterra quanto in Irlanda cominciarono ad essere prodotte da singole aziende private, che le utilizzavano anche a fini pubblicitari, e che erano regolarmente accettate come mezzo di pagamento in ambito locale per sopperire alla cronica mancanza di moneta ufficiale circolante.

 

 

 

Se in Inghilterra Boulton era il principale produttore di questi particolari monete, in Inghilterra, questo ruolo venne assunto da Mossop che anzi, fino al 1797, istituì una stretta collaborazione con la compagnia che sfruttava la principale cava di rame dell’isola e che con questo metallo produceva la maggior parte dei token lì impiegati.

Come in Inghilterra, anche in Irlanda il sistema andò a collassare verso la fine del settecento e così la compagnia che aveva assicurato un crescente lavoro a Mossop, dichiarò bancarotta nel 1797.

A far data dallo stesso periodo risale poi la collaborazione stabile con la Royal Dublin Society che gli commissionò una serie di medaglie premio tuttora apprezzate per la loro alta qualità ed il cui dritto è ancora oggi impiegato da questa istituzione per premiare i suoi migliori allievi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Morì nel 1805, all’età di 54 anni in seguito ad un inctus.

 

 

Alain Borghini

 

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