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LE STORIE NAPOLEONICHE

LE MEDAGLIE FANTASMA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NAPOLEONIDE NM. 6

LE PRIME VITTORIE IN ITALIA (1796)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 9 aprile gli austriaci, guidati da Beaulieu, aprirono la campagna con la presa di Voltri e, il giorno successivo, avevano preso tutte le posizioni francesi, ad eccezione del Monte-Negino. Napoleone fece presto rimpiangere al vecchio generale la sua temerarietà. 
L'11 sconfisse il nemico a Montenotte e attraversò l'Appennino; il 14, vittorioso a Millesimo, fece novemila prigionieri e separò i piemontesi dagli imperiali;
Il 15, strappò per la seconda volta Dego agli Imperiali, la cui sconfitta fu completa. 
I piemontesi vennero sconfitti a Ceva il 16 e a Vico e Mondovì il 22.

 

Anche nella scelta di questo soggetto, nulla è lasciato al caso e nulla è presente a puro titolo decorativo. La divinità protagonista della composizione è Minerva, ovvero una dea guerriera dotata di grande saggezza che nell’arte bellica si declina nella strategia. E’ chiara quindi l’allusione a come sin dagli inizi, la prima campagna d’Italia abbia mostrato le grandi abilità strategiche del Generale Bonaparte. La raffigurazione della divinità sulla sommità del monte mostra chiaramente come tali vittorie siano state conquistate in condizioni ambientali tutt’altro che facili.
Interessante è anche la rappresentazione della Vittoria sulla mano destra di Minerva, raffigurata nell’atto di porgere alla divinità, allegoria del Generale Bonaparte, ben cinque corone di alloro: una per ciascuna vittoria ottenuta.
La legenda nel giro alto della medaglia recita: MINERVA CINQUE VOLTE VINCITRICE mentre all’esergo sono ricordate con i loro antichi nomi latini, le montagne dell’appenino ligure testimoni di queste prodigiose vittorie.

 

 

Alain Borghini

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