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LE STORIE NAPOLEONICHE

LE MEDAGLIE FANTASMA

 

 

 

 

 

 

 

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NAPOLEONIDE NM. 9

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LA BATTAGLIA AL PONTE DI LODI (1796)

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Beaulieu, dopo aver subito una sconfitta a Tombio l'8 maggio, aveva disposto tutta la sua armata in battaglia sulla riva sinistra dell'Adda, di fronte a Lodi. Il 10 maggio Napoleone arrivò davanti a Lodi, si impadronì della città e si preparò a forzare il ponte, difeso da una formidabile artiglieria. La sua avanguardia superò ben presto i battaglioni che difendevano gli accessi: l'esercito marciò verso il ponte, in colonne ravvicinate e di corsa, sotto un fuoco terribile. Ci fu un attimo di esitazione; ma uno sguardo dell'Eroe fece sparire tutti gli ostacoli: il ponte fu forzato, tutti i trinceramenti vennero espugnati alla baionetta e un'enorme forza di artiglieria cadde nelle mani dei francesi.

 

La scena raffigurata su questo progetto di medaglia rappresenta perfettamente il ruolo avuto dal Generale Bonaparte in questo iconico fatto d’arme. Il suo impeto travolgente viene immaginato come se il Piccolo Caporale, così venne chiamato da allora, avesse avuto la forza di un focoso destriero che, guidato da cavaliere altrettanto indomito, spazza via le resistenze delle forze nemiche, in fuga se non già sconfitte. La forza trascinante che ebbe in quell’occasione Napoleone è ben ricostruita dai due soldati che, armi in pugno, lo seguono con il suo stesso impeto travolgente.
La legenda sul giro recita: VITTORIA A LODI (dal nome latino della cittadina).

 

 

Alain Borghini

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