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LE STORIE NAPOLEONICHE

I TESORI DEL MEDAGLIERE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Trattato di Campoformido

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

D/ ITALICUS. Busto di Napoleone in uniforme e con i capelli legati dietro la nuca a sinistra.

R/ ALEXAND. /BUONAPART. /POST. /HERCVLEOS. /CXI. VICTORIAS. /ITALIAE.

LIBERATORI. /EVROPAE. PACIFICATORI. Sotto, un fascio littorio appoggiato al terreno sopra il quale è posto uno scudo ed un elmo; dietro bandiere. In basso, al centro, D. XVIII. OCT /MDCCXCVII.

Bronzo – Incisore Mainoni

 

Il trattato di Campoformido venne stilato il 17 ottobre 1795 (25 vendemmiaio anno VI) da Napoleone che allora ricopriva il grado di generale e comandante in capo dell’Armata d’Italia e dal conte Johann von Cobenzl in rappresentanza dell’Austria. In base a questo atto il Veneto, l’Istria e la Dalmazia venivano cedute all’arciducato d’Austria dietro riconoscimento della Repubblica Cisalpina. Alla Francia invece andavano tutte le Isole Ionie. I termini del trattato di Campoformido furono confermati quattro anni più tardi dal trattato di Luneville.

Questa medaglia venne incisa da Mainoni che nel 1797 ricopriva l’incarico di direttore dei tabacchi a Campoformido.  La sostituzione del nome di Napoleone con quello di Alessandro deve forse interpretarsi come un’esaltazione delle imprese di Napoleone assimilato a grande condottiero macedone.

Tratto da F.M. Vanni, Nel segno dell’aquila. Eventi, Personaggi ed Istituzioni Europee dalla Rivoluzione francese alla Restaurazione, Arezzo, 2018, vol. I, pp. 120 - 121.

 

 

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