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LE STORIE NAPOLEONICHE
NEWS DAL MEDAGLIERE
Il I0 ottobre 2020, curata da Franca Maria Vanni, Direttrice scientifica del MMEN Museo Medagliere dell’Europa Napoleonica, è stata inaugurata all’Antica Zecca di Lucca la mostra “La memoria del bello. Dalla collezione dell’Antica Zecca di Lucca la produzione di una manifattura lucchese dell’Ottocento” alla quale il Museo Medagliere ha partecipato in quanto uno degli enti prestatori.
In mostra è esposta per la prima volta al pubblico una selezione di calchi in gesso che illustrano la produzione di questa manifattura.
Acquisita alcuni anni fa dall’Antica Zecca di Lucca la collezione, ha una storia singolare. Nel corso di rilievi catastali di terreni in località Terzoni (Pieve a Mozzano, Lucca) un tempo appartenuti alla famiglia Barsanti, all’interno di un fabbricato rurale, vennero ritrovati circa 7000 calchi in gesso, zolfo e vetro che sono risultati essere stati prodotti da una manifattura lucchese specializzata nella riproduzione non solo di calchi di medaglie napoleoniche, ma anche di gemme antiche e opere dei grandi scultori neoclassici. Orazio Barsanti, molta probabilmente aveva maturato l’idea di creare questa manifattura nel corso dei frequenti viaggi a Parigi per espletare le richieste di medaglie napoleoniche di collezionisti italiani tramite il fratello che lavorava in una casa d’aste.
Parigi allora era il centro più importante per la vendita di tali prodotti che nella prima metà del XIX secolo, venivano utilizzati dalle accademie di belle arti a scopo didattico. Dato che il costo di esemplari originali era alla portata di pochi, in età neoclassica erano divenute di gran moda le collezioni di calchi che con un prezzo accessibile davano la possibilità di acquisire l’impronta esatta dell’originale osservando la quale apprezzare la bellezza delle iconografie e le capacità tecniche degli artisti che le avevano create.
Alla ditta Barsanti si rivolsero non solo eminenti personaggi di varie nazionalità europee, ma anche famose istituzioni, come il Cabinet des Médailles che richiese loro 250 impronte di gemme della collezione francese.
Attraverso diciassette vetrine è possibile ripercorrere la storia di questa manifattura e osservare le impronte di molte famose opere d’arte specchio dei gusti e delle scelte della società neoclassica europea.
Franca Maria Vanni
La vetrina in cui è esposto il set di cliché creato da Andrieu conservato nel
Museo Medagliere dell’Europa Napoleonica.
Le vetrine della mostra nei locali dell'Antica Zecca di Lucca.
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