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SALA 2

DAL CONSOLATO ALL'IMPERO

(1800 - 1804)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il governo francese (il direttorio), aveva allontanato il Generale Bonaparte inviandolo in Egitto per il timore che la sua enorme popolarità non solo fra i militari, lo rendesse incontrollabile e favorisse sue eventuali intenzioni dittatoriali. La sua assenza però si fece subito sentire e nel giro di pochi mesi, quasi tutte le sue conquiste in Italia, vennero perse a causa dell’arrivo dei soldati russi del generale Suwarov a sostegno dell’esercito austriaco.

Contemporaneamente la sconfitta navale di Aboukir, ad opera dell’ammiraglio Nelson, aveva sin da subito vanificato i sogni di conquista di Napoleone.

Quando costui venne a sapere dell’avanzata dei russi e consapevole che l’avventura egiziana si sarebbe potuta rivelare una vera e propria trappola, decise, senza averne in realtà l’autorità, di lasciare l’Egitto e tornare rapidamente in patria. Qui, grazie all’appoggio di militari e politici intenzionati a rovesciare il governo direttoriale, dopo neanche un mese dal suo ritorno, il 9 novembre 1799 (18 brumaio), riuscì ad attuare un colpo di stato che lo portò a rovesciare il governo in carica e a far approvare una nuova costituzione che lo poneva a capo dello Stato con il nome di Primo Console.

Si aprì un periodo in cui Napoleone dimostrò le sue enormi doti di organizzatore e di amministratore impegnandosi tanto in questioni militari (la vittoriosa seconda campagna d’Italia culminante con la battaglia di Marengo e le conseguenti paci di Luneville ed Amiens) quanto nella riorganizzazione economica ed amministrativa della Francia che secondo le sue intenzioni, avrebbe dovuto mettere la parola fine alla rivoluzione per portare il paese ad un periodo di pace e prosperità per tutti. Secondo molti, gli anni dal 1800 a 1804 furono effettivamente i più prosperi del suo governo. Furono realizzate grandi opere pubbliche e vide la luce la sua più duratura creazione: il Codice Civile ovvero una raccolta di leggi che ancora oggi è alla base delle principali democrazie del mondo.

Furono anni prosperi anche per gli altri paesi europei che poterono vivere una breve ma intensa pausa fra le guerre rivoluzionarie prima e quelle imperiali poi.​

Il 2 dicembre 1804 Napoleone fu incoronato da Papa Pio VII, venuto appositamente da Roma, Imperatore dei Francesi. Con questa incoronazione, Napoleone voleva mettersi sul solco della tradizione carolingia dichiarandosi di fronte all’intera Europa come il legittimo successore del Sacro Romano Impero di Carlo Magno.

La primavera successiva decise di trasformare la Repubblica Italiana di cui era Presidente dal 1802, in regno d’Italia. Anche questa cerimonia, svoltasi a Milano il 26 maggio 1805, fu ricca di elementi simbolici come l’uso della corona ferrea che sin dal medioevo era stata usata per incoronare i Re d’Italia.

Con queste due cerimonie, Napoleone concretizzava la sua ambizione di fondare una dinastia regnante al pari delle antiche case europee. Gli altri sovrani subirono di malavoglia questa evoluzione che non cambiava ai loro occhi la sua natura di parvenu. Anche in Francia, il ritorno ad una forma monarchica seppur non più in capo ad un Borbone, non fu universalmente gradito allontanando da Napoleone quelle parti della società ancora nostalgiche dei tempi della Rivoluzione e che inizialmente avevano visto in lui il suo più illustre figlio.

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